In ogni ambito della nostra vita e nello sport veniamo bombardati da una infinità di stimoli e informazioni, ma la mente ne può gestire solo una quantità limitata. Deve quindi decidere, in ogni momento, a cosa prestare attenzione e a cosa no e cioè su cosa concentrarsi.
Premesso che, non tutti gli sport sono uguali, in termini di capacità attentive richieste, è certo che in ogni fase dell’allenamento e della gara, lo sportivo deve rivolgere la sua attenzione su qualcosa di preciso ed è importante che sappia allenarsi a dirigerne correttamente il focus, a seconda delle circostanze.
La cosa non è facile, soprattutto perché spesso intervengono, dall’esterno o dall’interno, stimoli disturbatori, per lo più agenti distraenti, emozioni fuori controllo o pensieri negativi, che fanno perdere concentrazione e energie nervose importanti, dirigendo l’attenzione fuori dallo svolgimento dell’azione.
E’ possibile quindi potenziare la concentrazione?
Di seguito qualche suggerimento:
-Isolamento dagli stimoli di disturbo interni: Esercizi di connessione focalizzata sul movimento e sull’azione; esercizi di meditazione ed esercizi di rilassamento e gestione dello stress; gestione del monologo interiore e delle pressioni interne.
-Isolamento dagli stimoli di disturbo esterni: Tecniche di connessione focalizzata sulle sensazioni collegate al movimento; diminuzione delle pressioni dall’esterno; gestione dello stress; focalizzazione sugli obiettivi e sull’azione.
–Elasticità: Proporre esercitazioni che richiedono lo spostamento del focus attentivo; allenare la visione, inserendo stimoli che coinvolgano tutti e 5 i sensi.
–Tenuta dell’attenzione (durata in tutta la gara): Esercitazioni e simulazioni di gara, per allungare la durata dell’intensa concentrazione sul compito, fino ad arrivare a coprire l’intero tempo della prestazione; educare alla applicazione ed alla disciplina.
L’obiettivo finale deve essere quello, avendo limpidi i propri obiettivi e il modo di raggiungerli, di rendere stabile la capacità di connettersi totalmente con ciò che si sta facendo.
La conseguenza di un costante allenamento della concentrazione è anche la maggiore possibilità di sperimentare in gara il flow, cioè quello stato mentale di grazia in cui si è completamente assorbiti nell’azione, si perde la consapevolezza del tempo, delle pressioni, delle conseguenze della vittoria o della sconfitta e di tutte le distrazioni possibili e ogni gesto viene naturale, spontaneo e perfetto, senza sforzi.
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